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Noto con dispiacere che la maggior parte delle società ma anche e soprattutto i singoli ragionano in modo abitudinario e quindi ottuso, senza pensare alla qualità della vita che è strettamente collegata quindi alla prestazione in sé.
Qualità di vita migliore=Qualità di prestazione maggiore, infatti poche sono le squadre che fanno la differenza, infatti sono pochi i giocatori che eccellono.
Perché? Perché pochi sono quelli disposti a cambiare la propria routine mentale, che ne va poi del proprio interesse.
Ma di questo parleremo in un altro articolo.
Siamo ancora convinti che lo zucchero ci dia una marcia in più ma ragazzi stiamo sbagliando strada!
Lo zucchero è nemico dell’organismo, uno a livello salutare e due a livello di prestazione.
Ma zucchero non è solo il dolce, zucchero è anche la farina!
“Quindi, cosa dovrei mangiare, più niente?!l” Mi sento dire tutti i santi giorni!
Assumendo zuccheri significa che il carburante per la prestazione diventa lo zucchero anziché il grasso, ma il glicogeno muscolare cioè la quantità di zucchero che possiamo immagazzinare nel fegato e nei muscoli non può durare più di 1 ora, ecco perché molti calano a metà del secondo tempo.
Col passare del tempo il corpo dovrebbe andare avanti grazie a grassi proteine ma avendo durante l’anno assunto soprattutto zuccheri il corpo non ha grassi sufficienti e quindi crolla.
La classica crostata con marmellata prima della partita, può sicuramente dare fastidio alla prestazione perchéè una sostanza acida e con glutine, così come la pasta, quindi interferisce sul valore di ossigeno nel corpo aumentando la probabilità di debolezza.
Ste arriviamo al dunque, quindi?
Quindi semaforo rosso per pane, pasta e latticini, e come dico sempre sostituiteli con frutta, carne, pesce, uova. il tutto sempre a quantità studiate in base alla vostra situazione.
E al termine della gara?
Entro 1 ora dalla fine del match ok agli zuccheri per ricaricare il glicogeno perso, ma quali zuccheri?
Naturali! Tipo banane che hanno un indice glicemico alto, patate, al massimo riso che non ha glutine E poi insieme a proteine come pollo, pesce, ecc.
Pasti bilanciati, più volte al giorno, spalmati durante tutto l’arco della giornata.
E cosa potrei prendere come integrazione?
Vitamina D, la sua fonte principale è il sole ma siccome non tutti, soprattutto di inverno sono esposti ai raggi solari, succede che si vada in carenza di questa vitamina utile alla salute delle ossa e per il calcio nell’organismo e studi scientifici hanno dimostrato che la vitamina D nel sangue svolge un ruolo importante nella prestazione del calciatore.
Una carenza di questa vitamina comporta una riduzione della performance e soprattutto la cosa a cui prestare più attenzione è il maggior rischio di infortuni.
Un buon valore permette un miglior assorbimento del calcio a livello osseo e muscolare e quindi inevitabili miglioramenti sulla forza in sé e sulla capacità di recuperare più in fretta possibile.
Omega 3, cosa sono? Sono acidi grassi essenziali che non possono essere sintetizzati dall’organismo e quindi, devono essere assunti tramite alimenti.
Vitamina B12, fondamentale per la formazione di globuli rossi e per il sistema nervoso.
Premetto sempre quando mi chiedete consiglio, che i miei sono appunto consigli, miei personali, basati sul mio pensiero e sulla base dei corsi e delle letture fatte.
Pertanto non vanno presi come dieta, cosa che tra l’altro possono fare solo i medici specializzati, quindi diffidate da chi vuol fare il tuttologo e improvvisarsi ciò che non è!